Tour virtuale

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21. Grandi Horrea
Poco distanti dal Foro, sorgono queste imponenti strutture di immagazzinamento, le più grandi della città, vennero costruite verso la metà del I sec. d.C., dopo l'apertura del porto di Claudio.
La facciata principale è verso il Tevere, lungo i lati orientali ed occidentali le entrate minori; dotato di 64 celle, di cui le più antiche sono intorno ad un cortile occupato al centro da un portico a colonne di tufo. Nel tempo furono aggiunte due serie di celle parallele e, tutte, vennero dotate di suspensurae (pilastrini, su cui poggiava il pavimento, che formavano imponenti vespai, tali da permettere un ottimo isolamento e quindi difesa dall'umidità). L'ala settentrionale, fu costruita nel periodo severiano; nella prima fase la struttura era dotata di mura esterne a grossi blocchi di tufo, per contenere il peso e proteggere il grano dagli incendi. Ristrutturazioni intorno al II e III sec. d.C., dimostrano che Ostia dopo la costruzione del porto di Traiano, non solo non subì alcun declino, ma addirittura dovette potenziare le sue strutture per far fronte all'incremento delle attività commerciali. 

Grandi Horrea


25. Tempio Collegiale
Edificato nel II sec. d.C., dalla corporazione dei costruttori (forse la più importante delle corporazioni di mestiere che operavano nella città portuale). Ricavato da un ambiente recintato e chiuso, perchè riservato solo al culto dei sodales (i soci del collegio). L'identificazione della corporazione è stata possibile grazie ad una iscrizione su un'architrave (rimontata su un muro), il cui testo riporta una dedica all'imperatore Pertinace da parte del collegio dei costruttori.


26. Sede degli Augustali
Complesso della metà del II sec. d.C., ricavato su una precedente costruzione del periodo repubblicano, fu sede collegiale degli Augustali (gli addetti alle cure del culto degli imperatori). L'ingresso principale immette direttamente in un cortile porticato, abbellito da una fontana; intorno al portico ci sono delle stanzette e una sala decorata con lastre di marmo e delle statue rappresentanti i membri della famiglia imperiale. Vari restauri, in epoca tarda, stanno a documentare una persistente volontà di glorificare i personaggi della casa imperiale, anche se ormai incominciava a prevalere il cristianesimo e i culti orientali.